La sonda Messenger de la NASA se estrellará sobre el planeta más pequeño del Sistema Solar y más cercano al Sol, el 30 de abril 2015 tras quedarse sin combustible, lo que pondrá fin a la fructífera misión de exploración.
redam.mx/Imagen de la sonda Messenger aproximándose a Mercurio. Foto: AP
La nave se zambullirá sobre el suelo mercuriano a más de 14 mil kilómetros por hora, en la cara del planeta que estará opuesta al Sol, lo que permitirá a los ingenieros de la agencia espacial estadounidense observar el impacto en tiempo real.
Lanzada en 2004, Messenger se instaló en la órbita de Mercurio en marzo de 2011 luego de tres sobrevuelos de acercamiento.
Entre los descubrimientos científicos más importantes, la sonda proporcionó en 2012 datos que permitieron comprobar la hipótesis de que Mercurio contiene grandes cantidades de agua en forma de hielo en los cráteres de las regiones polares que nunca ven el Sol.
La misión del Messenger costó unos 446 millones de dólares.
Fuente: redam.mx/nota?aid=13747/2015
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Archivos Nasa: Exploracion de Mercurio
Recopilación de los proyectos mas interesantes de la exploración espacial de las últimas décadas. Se recogen imágenes y grabaciones de sonido originales de los principales proyectos realizados por la Nasa, desde la llegada del hombre a la Luna, la primera estación espacial, los éxitos y fracasos.
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Publicado el 22 feb. 2015 por Documentales XXI
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Messenger, pochi giorni allo schianto su Mercurio
Meno di due settimane allo schianto. Oramai ha i giorni contati e probabilmente non arriverà a vedere maggio, la sonda MESSENGER della NASA, seconda nella storia dell’esplorazione spaziale ad aver visitato il più interno dei pianeti del Sistema solare, Mercurio.
Il primo fu il Mariner 10, sempre della NASA, protagonista di tre sorvoli fra il 1974 e il 1975.
Il primo fu il Mariner 10, sempre della NASA, protagonista di tre sorvoli fra il 1974 e il 1975.
Da allora più nulla fino al marzo del 2011, quando appunto la navicella MESSENGER, grande grossomodo la metà di un'utilitaria, lanciata nel 2004 dalla Florida, dopo un viaggio lungo sette miliardi e mezzo di km entrò stabilmente in orbita attorno a Mercurio.
Da allora i suoi strumenti di bordo –una camera, un magnetometro, un altimetro e quattro spettrometri– protetti da un ampio schermo in ceramica, non hanno smesso di inviare dati sorprendenti, dati che ci hanno permesso di scoprire realtà inimmaginabili per un mondo la cui temperatura superficiale supera i 400 gradi, come per esempio la presenza di mille miliardi di tonnellate di ghiaccio nei recessi dei crateri del pianeta. Ed è sempre grazie a MESSENGER se ora sappiamo che a colorarlo di nero è stata probabilmente polvere portata dalle comete, o che al suo interno si nasconde un enorme nucleo ferroso, benché non ci sia praticamente traccia di ferro in superficie. Per non dire della forma della sua magnetosfera, stranamente asimmetrica.
La condanna dunque non giunge per inadempienza, anzi: la sonda ha fatto un lavoro egregio, al di là d’ogni aspettativa. Molto più banalmente, è finito il carburante. L’orbita si sta facendo progressivamente più bassa, ormai la sonda sfiora la superficie di Mercurio, ed è davvero questione di giorni –il 30 aprile, prevedono i tecnici– prima dell’inevitabile schianto che manderà MESSENGER in mille pezzi.
Servizio di Marco Malaspina.
Publicado el 17 abr. 2015 por INAF TV
2 comentarios :
Me pregunto si la sonda Messenger detecto y estudio la cuenca Caloris y los escarpados que llevan nombres de barcos exploradores que hay en el planeta mas diminuto de nuestro sistema solar, Mercurio.
Se ha estudiado, fotografiado y mapeado la Cuenca Caloris y en general toda la superficie del planeta. Más información en: http://notaspampeanas.com/site/primeros-mapas-geoquimicos-globales-de-mercurio-7389
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